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Olimpiadi MTB: oro per Tom Pidcock, Kerschbaumer ventesimo


La vittoria di Tom Pidcock (1h:25′:14”) davanti allo svizzero Mathias Flueckinger, +20” ed allo spagnolo Davi Valero Serrano, +34” chiude la prima giornata dedicata alla mountain bike XCO olimpica. Sull’impegnativo e tecnico circuito dell’Izu Monutain bike course, nella zona del Monte Fuji, su una lunghezza di 4,1 chilometri con un dislivello di 150 metri a giro, il britannico Pidcock ha fatto la differenza in modo netto al termine dei 28,5 km. Subito un colpo di scena con la caduta e il successivo ritiro del fenomeno olandese Mathieu Van der Poel, protagonista nel ciclocross, su strada e in mountain bike come il vincitore odierno.

Giornata decisamente difficile per gli azzurri che non sono entrati nella top 10. Per l’esattezza 20° posto con Gerhard Kerschbaumer e 25° con Luca Braidot. Ritirato Nadir Colledani.

E’ il CT Mirko Celestino che effettua una prima analisi della prova: «Non cerchiamo scuse, è stata una brutta gara. Devo dire che questi non sono i nostri veri valori. Contiamo su atleti che solitamente entrano nella top 10 di Coppa del Mondo. Sapevamo che per una medaglia era molto dura, ma speravamo in qualcosa di meglio oggi. Difficile pensare ad un risultato peggiore».

La gara: «Siamo partiti bene con Kerschbaumer che ha tenuto bene, ma è durato un giro e mezzo, mentre Nadir Colledani è stato fermato dalla regola dell’80% per evitare il doppiaggio. E’ un vero peccato aver fornito una prestazione di questo genere proprio alle Olimpiadi. Ci siamo preparati a lungo e con impegno».

Il CT guarda alla gara femminile: «Ora tocca a Eva Lechner, che è una ragazza di esperienza che nelle prove importanti sa farsi valere. Sembra che il meteo possa cambiare, per noi potrebbe anche essere un vantaggio».

Fonte Federciclismo

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.